Crescita, cambiamento, trasformazione e incertezza identitaria caratterizzano la preadolescenza e l’adolescenza. Questi fenomeni coinvolgono sia la dimensione psichica che sociale-relazionale degli adolescenti.

Il corpo assume forme nuove, sessuate e può divenire fonte ed espressione di un piacere fino a quel momento sconosciuto, ma anche di disagio.
Le relazioni extra-familiari, soprattutto col gruppo dei pari, diventano il nuovo metro di confronto e il palcoscenico su cui giocare e sperimentare il Sè in formazione.
La complessità di questa fase evolutiva può esporre l’adolescente a diversi gradi di vulnerabilità.
Il lavoro psicoterapeutico può fornire un sostegno all’identità nascente e accompagnare il giovane nella costruzione della propria soggettività, indispensabile ad affrontare i compiti e le sfide della vita adulta.
Possono rivolgersi allo psicoterapeuta
- Preadolescenti dagli 11 ai 13 anni
- Adolescenti dai 14 ai 18 anni
- Genitori
Quando rivolgersi ad uno psicoterapeuta ?
Quando preadolescenti e adolescenti manifestano il loro disagio attraverso comportamenti quali:
- fallimento scolastico
- fobia o abbandono della scuola
- ritiro sociale
- disturbi somatici senza base organica
- disturbi del comportamento alimentare
- ansia e attacchi di panico
- dipendenza da Internet
- atti autolesionistici
- ripetuti incidenti
- tentativi di suicidio o abuso di alcol e droghe
- atti devianti
- bullismo
Quando i genitori riconoscono un disagio nel figlio o non ne comprendono più il comportamento, incontrano difficoltà nello svolgere il proprio ruolo educativo, sentono inefficaci i loro sforzi di aiutare il figlio.
Come si svolgono gli incontri con lo psicoterapeuta?
La metodologia è flessibile per rispondere alle caratteristiche e ai bisogni di ciascun nucleo familiare.
L’ intervento si articola in colloqui di consultazione psicologica con il ragazzo e con i suoi genitori.
La consultazione si prefigge l’obiettivo di comprendere le principali problematiche alla base del disagio e di condividere, sia con l’adolescente che con i genitori, le ipotesi emerse e, se necessario, identificare il percorso terapeutico più adeguato.
È strutturata in modo da avere in sé un’alta valenza terapeutica: per il ragazzo, in quanto favorisce l’assunzione di una posizione attiva verso sé stesso e il proprio disagio, per i genitori offre una chiave di lettura ed un sostegno alla funzione genitoriale.
La presa in carico terapeutica, se necessaria, prevede varie possibilità:
- per l’adolescente: psicoterapia individuale o di gruppo, presa in carico educativa, eventualmente sostegno farmacologico
- per i genitori: colloqui periodici, individuali, in coppia o di gruppo, a sostegno della funzione genitoriale
Per i ragazzi minorenni
Occorre l’autorizzazione da parte di entrambi i genitori.
Il primo incontro può avvenire con l’adolescente o con i genitori o con entrambi, in base alle esigenze presenti nelle singole situazioni.
Per i ragazzi maggiorenni
Il coinvolgimento dei genitori nel percorso di consultazione e cura è concordato tenendo conto delle esigenze presenti in ogni situazione.
I genitori
I genitori possono incontrare uno psicoterapeuta per colloqui di sostegno alla genitorialità.
Team
L’équipe è costituita da psicologi psicoterapeuti a orientamento psicoanalitico, esperti nella conduzione di psicoterapie individuali, di coppia e di gruppo e può avvalersi della collaborazione di colleghi esterni: psichiatri, educatori, mediatori culturali.
Responsabile:
Dr.ssa Laura Dallanegra