I nostri consigli / visioni

Chiara Camoni

A cura di Carlo Pietrasanta

Chiara Camoni. All’Hangar Bicocca e alla Fondazione Rovati.

Chiara Camoni vive e lavora a Seravezza (Lucca) con le Apuane sullo sfondo. L’artista utilizza sabbia di fiume, erbe, bacche, fiori, argilla, terra del suo giardino, pietre e marmo. Elementi che vengono assemblati e creano opere con un profondo legame con il mondo ancestrale.Bellissimo e fortemente evocativo il titolo della mostra all’Hangar. ‘Chiamare a raduno.Sorelle falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse’. All’ interno dello spazio della mostra nelle figure delle Sisters ritroviamo divinita’ protettrici o altrimenti enigmatiche o inquietanti
con volti di argilla, con innesti di fiori e rami con lunghe ghirlande collane illuminate flebilmente da candele.
Ricordo che Maurizio Maggiani raccontava, parlando delle Apuane, di quel mondo, di streghe che si portavano via gli uomini sulle piante di noci per mettersi a ballare con loro prima di spingerli giù. Ma erano uomini abituati al peggio e le leggende dicono che qualcuno di loro se le sia anche sposate ( e abbia inventato il violino per accompagnare quelle danze arboree).
Chiara Camoni rielabora tecniche come l’uso dei telai e le stampe vegetali, costruisce istallazioni con vasi in terracotta e gres’. Per realizzare i suoi lavori si avvale spesso della collaborazione di persone a lei vicine. Sua nonna è diventata sua assistente a ottantanove anni e, su invito della nipote, ha realizzato una raccolta di disegni a matita di fiori e animali.
Alla fondazione Rovati ritroviamo Chiara Camoni insieme alle splendide collezioni etrusche. La mostra temporanea presenta un dialogo tra oreficeria etrusca, affiancata dalla produzione ottocentesca della bottega Castellani, con i gioielli contemporanei di Chiara: sono sculture- gioiello, forme che sembrano nascere spontanee da diversi materiali che scardinano qualsiasi tradizione.

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