Chi è l’autrice?
Lilli Gruber è una giornalista, autrice televisiva, conduttrice televisiva, scrittrice e ex politica italiana.
Di cosa parla?
“Non farti fottere” parla di pornografia online, un macro argomento che racchiude al suo interno una vasta gamma di dimensioni: sociali, affettive, sessuali, psicologiche, economico-finanziarie e politiche.
La pornografia, per sua natura, rappresenta qualcosa di controverso e perturbante: dell’esibizione della sessualità (di tutte le sue forme e implicazioni che essa contempla) si parla troppo poco. Eppure per generazioni di ragazzi il porno è ormai una forma di educazione sessuale, gratuita e facilmente accessibile da ogni device, computer o smartphone che si possieda e utilizzi.
L’autrice ripercorre l’evoluzione storico-culturale dell’industria capitalistica della pornografia (il supermercato del porno) dagli anni settanta fino ad oggi, era in cui l’età media dei primi accessi a materiali pornografici si è notevolmente abbassata e la gratuità del materiale caricato sul web ha permesso al porno un’espansione a macchia d’olio.
Ma cosa contengono i materiali pornografici disponibili in rete oggi?
Il libro esplora, con coraggio, i contenuti dei video presenti all’interno dei siti internet pornografici maggiormente in voga nell’attualità (veri e propri colossi economici, poco normati rispetto al trattamento dei dati personali degli utenti e quasi sempre con sedi dislocate in ogni dove e difficilmente reperibili) e si interroga sulla rappresentazione della sessualità che essi veicolano.
Secondo l’autrice, nella maggior parte dei video, le scene sono spesso violente, irrealistiche ed enfatizzate all’estremo, inoltre sembrano essere reiterate rappresentazioni di dinamiche di dominazione-sottomissione e possesso all’interno delle quali la figura femminile viene sistematicamente svilita e reificata.
Nel lavoro-inchiesta della Gruber sono presenti numerosi riferimenti a studi e ricerche attualissime sull’argomento e diverse interviste a persone del settore, sex workers, giornalisti, educatori e psicologi: personalità con le quali l’autrice, senza cadere in facili moralismi, conversa di sessualità, educazione sessuale, femminismo, sex working e politica.
Perché consigliarlo?
Credo che sia un bene incuriosirsi ad un argomento così taciuto ma allo stesso tempo così presente nella vita di tutti noi. Particolarmente utile per terapeuti e professionisti sanitari e socio pedagogici che lavorano con adolescenti.